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Manlio Sgalambro - Dal ciclo della vita

NOVITÀ

Dal ciclo della vita

(poesia)

In origine, la concezione di questo libro nasce affettuosamente per la ricorrenza del novantesimo genetliaco di Sgalambro
(egli ignorava che vi sarebbe stato accluso un "dono" di Battiato).
Successivamente, attraversato da un presagio purtroppo rivelatosi fatale, me ne sollecitò la stampa.
Le ultime bozze, così, mi furono affidate tre giorni prima della sua scomparsa.
Il volume viene pertanto fedelmente pubblicato come concordato con l’Autore.


a.s.


Di quest'opera sono state stampate n. 499 copie numerate.
I primi 89 esemplari, contengono una litografia di Franco Battiato.

osserva la litografia

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AUTORE: MANLIO SGALAMBRO

CON LITOGRAFIA DI FRANCO BATTIATO

GENERE: POESIA

COLLANA: EFESTO

PAGINE: 40

PREZZO: 210,00 €

ANNO DI PRIMA EDIZIONE: 2014

ISBN: 978-88-97466-18-5

COMPRA ONLINE


AUTORE: MANLIO SGALAMBRO

GENERE: POESIA

COLLANA: EFESTO

PAGINE: 40

PREZZO: 13,00 €

ANNO DI PRIMA EDIZIONE: 2014

ISBN: 978-88-97466-18-5

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La poesia al massimo -o a limite- decreta, non descrive. Ammirare l’elegia che ci circonda non comporta che tutto educatamente sia ascrivibile o classificabile. Esiste uno status che travalica e connota oltre l’apparente. È facile impaludarsi nel visibile.
Allora, la ricerca che coniuga traversie e intelligenza diventa vestigio siderale. Il linguaggio non può evocare il soffio del decoro. Esso affonda anche nell’impoetico (ma cos’è, poi, tale novero?) per riemergere come trasalimento, attraversando il deserto temporale che incarna per farsi espressione di “detti irreali”.
Questo testo di Manlio Sgalambro è disseminazione di scandagli e dissezioni perenni che, nell’atto stesso in cui vengono celebrati, si ammantano di sortilegi, dovizie, di dolente irrisione. Si allarga il dileggio della “dannazione eterna” che innerva vita e morte come costellazione di scrittura intenta a “scardinare il suono delle parole” in quanto il “ciclo continua” giacché “nell’atto del pensare si dispose il destino”.

Angelo Scandurra


Manlio Sgalambro (Lentini, 9 dicembre 1924 - Catania, 6 marzo 2014).
Fra le sue ultime opere ricordiamo:
Del delitto (Adelphi, 2009), Della misantropia (Adelphi, 2012) e Variazioni e capricci morali (Bompiani, 2013).
Per la poesia:
Nietzshe. Frammenti di una biografia per versi e voci (Bompiani, 1998) e Opus Postumissimum (Giubbe Rosse, Firenze 2002).
In queste edizioni ha pubblicato
Del metodo ipocondriaco, 1989; Quaternario - racconto parigino, 2006 e Nell’anno della pecora di ferro, 2011.


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